EMERGENZA COVID-19 NEL NORD DELLA SIRIA (ROJAVA)
L’area di Shahba raccoglie oltre 200.000 sfollati provenienti da Afrin. La situazione sanitaria, già precaria per la presenza di un solo ospedale, non è al momento in grado di garantire posti in terapia intensiva.
Lo staff della Mezzaluna Rossa Curda sta portando avanti tutte le misure di prevenzione necessaria:
- misurando la temperatura delle persone in strada
- disinfettando l’ospedale e le strade
- distribuendo disinfettante all’ingresso dell’ospedale
- distribuendo materiale informativo alle famiglie
- costruendo una nuova clinica di terapia intensiva specifica per trattare i pazienti affetti da Covid-19
Putroppo questo non basta.
Non ci sono al momento abbastanza mascherine per tutta la popolazione.
La maggior parte degli sfollati vivono tra le macerie di case distrutte, che non hanno adeguate pretezioni; in alcuni casi sotto alle macerie delle case sono ancora presenti cadaveri, che possono veicolare malattie e infezioni.
Non c’è inoltre un’adeguata rete fognaria.
La mezzaluna rossa curda ha urgentemente bisogno di aiuto per garantire alla popolazione di Shehba le adeguate misure di prevenzione per scongiurare la diffusione del virus.