Clinica mobile per Sinjar
Perché una clinica mobile?
PER SAPERNE DI PIU’: GENOCIDIO DEL POPOLO EZIDA
Sette anni fa, nella notte tra il 2 e il 3 agosto 2014, i miliziani dell’Isis, all’epoca in piena espansione, si diressero verso la regione di Shengal, situata a 15 km dal confine con la Siria. L’obiettivo, premeditato e pianificato, era compiere il genocidio di un’antichissima etnia di origine curda che da sempre popola quelle terre e che da sempre è perseguitata: il popolo Ezida, costituito all’epoca da circa 500.000 persone.
Migliaia di persone vennero fucilate sul posto, decapitate o arse vive. Le donne, tra cui molte bambine, furono le vittime privilegiate della furia di Daesh: deportate, vendute, schiavizzate, sottoposte a atroci abusi, sevizie e violenze sessuali. Durante l’attacco l’Isis ha anche distrutto 19 santuari religiosi che rappresentavano un patrimonio culturale inestimabile per il Medio Oriente e il mondo intero.
Il massacro e la distruzione furono perpetrati senza incontrare resistenza, poiché i peshmerga della Regione Autonoma del Kurdistan Iracheno si ritirarono senza combattere, abbandonando di fatto la popolazione al proprio tragico destino.
Le Ezide e gli Ezidi superstititə fuggirono senza acqua né viveri sul monte Sinjar, subito assediato dall’Isis.
Su richiesta del governo iracheno forze americane, irachene, inglesi, francesi e australiane tentarono di lanciare aiuti aerei alla popolazione intrappolata sotto il sole cocente, ma solo l’intervento delle/i guerriglierə del PKK e delle YPG curdo-siriane consentì salvare la vita di migliaia di civili aprendo un corridoio di evacuazione sicuro da Sinjar verso la Siria.
Secondo alcune stime durante l’attacco sono mortə circa 10.000 Ezidə, 5000 donne sono state rapite ed altre migliaia di persone risultano ancora scomparse.
Ad oggi, secondo alcune fonti, 1117 donne rapite dall’ISIS non sono mai state ritrovate e circa 250.000 sfollatə non sono mai tornatə per paura nelle loro terre di origine: vivono ancora nei campi profughi o hanno trovato asilo in Germania.
La regione di Shengal è stata liberata completamente solo nel 2017, e da quel momento le Ezide e gli Ezidi stanno cercando di ricostruire la propria vita dotandosi di un’amministrazione autonoma secondo un sistema molto simile a quello sperimentato nel Rojava; ciononostante le difficoltà sono enormi e le minacce esterne costanti. A partire dal 2020 il governo turco guidato da Erdogan ha cominciato a bombardare la zona in modo costante, infliggendo ulteriori sofferenze e lutti alle Ezidi e agli Ezidi già stremati dalla resistenza ai jihadisti dell’ISIS.
I popoli, le/i civili e le/i bambinx del Kurdistan continuano ad essere privati di qualsivoglia diritto umano, aiutaci a garantire loro il più fondamentale tra tutti: quello alla vita!
BUDGET:
- Salario staff medico: 2.300$
- Clinica Mobile: 40.000$
- Strumenti diagnostici: 680$
- Prodotti sanitari, medicamenti e farmaci: 7.333$
TOTALE: circa 45.000€