Potenziamento della Fornitura di Acqua Potabile a Kobane
INTRODUZIONE E BREVE REPORT DELLA VISITA A BARCELLONA Lunedì 15/10/2018 e martedì 16/10/2018, l’associazione MLRKI Onlus è stata in visita a Barcellona, per incontrare l’AMB (Àrea Metropolitana de Barcelona), al fine di discutere del progetto recentemente approvato “Millora del subministrament d’aigua potable a Kobani (Nord de Siria)”, promosso da AMB. Durante questi due giorni, densi di incontri ed attività, abbiamo avuto modo di dialogare con le realtà incluse nel progetto (Heyva Sor a Kurd, Un Ponte Per…, AMB) e con altre entità locali. COS’È AMB? L’Area Metropolitana di Barcellona è la pubblica amministrazione del territorio metropolitano di Barcellona, avente un’estensione di 636 km² e formato da 36 municipi, all’interno dei quali vivono più di 3.2 milioni di abitanti. L’area metropolitana è un fenomeno territoriale, sociale, demografico, economico e culturale formatosi lungo il secolo scorso, come prodotto della crescita e della connessione dei sistemi urbani circostanti alla città di Barcellona. E’ il più grande agglomerato metropolitano del Mediterraneo Occidentale, dove viene generato metà del PIL della Catalogna. Gli ambiti di competenza dell’AMB concernono il territorio e l’urbanismo, la mobilità, la vivibilità, l’ambiente, lo sviluppo economico e la coesione sociale. Per quanto riguarda l’ambiente e la sostenibilità, le aree di competenza dell’AMB sono specializzate entro due ambiti: il ciclo dell’acqua e il trattamento dei residui metropolitani. E’ a partire dal primo di questi due ambiti che è stata delineata la struttura del progetto “Millora del subministrament d’aigua potable a Kobani (Nord de Siria)”. PRINCIPALI INCONTRI A CUI ABBIAMO PRESO PARTE: 1. Incontro con il Governo Catalano (Responsabile degli Affari Esteri): In questo contesto, abbiamo brevemente illustrato la natura del progetto. I Co-Presidenti di HSK (Jamila Hami e Sherwan Bery) hanno inoltre definito il contesto politico attuale del Rojava. 2. Visita all’Ospedale Vall d’Hebron: Presso l’Ospedale, ci è stato mostrato come, all’interno dell’ambito sanitario, vengono smaltiti e riciclati i rifiuti, a partire da quelli quotidiani sino ad arrivare ai rifiuti speciali derivanti, ad esempio, dai trattamenti chemioterapici o radioterapici. 3. Incontro con i responsabili della gestione delle risorse idriche presso l’AMB: All’interno della sede dell’AMB, ci sono state illustrate le fasi del ciclo dell’acqua. Quest’ultimo comprende le attività di raccolta e purificazione dell’acqua, la distribuzione e il consumo e la depurazione delle acque reflue affinché vengano restituite all’ambiente naturale. 4. Incontro con le ONG locali (Ciemen, Doctor of the World, Fons Català de cooperació al desenvolupament): In questo incontro molto stimolate, è stato possibile aprire una finestra di dialogo con le associazioni interessate a portare avanti dei progetti, a breve o lungo termine, nei territori del Rojava o del Bakur. Queste associazioni, alcune delle quali già operanti in alcuni territori del Kurdistan, si sono dimostrate aperte a delle future collaborazioni. 5. Piattaforma Azadi (Piattaforma di Solidarietà con il Popolo Curdo): Abbiamo conosciuto uno dei membri della Piattaforma Azadi, impegnata nella solidarietà con il popolo curdo tramite la diffusione di una corretta informazione circa la condizione politica, sociale ed economica del Medioriente, e di eventi atti alla sensibilizzazione e alla divulgazione della questione curda. Abbiamo avuto inoltre il piacere di conoscere un gruppo di ragazze e ragazzi delle scuole superiori che, da diversi anni, organizzano una festa scolastica in sostegno delle bambine e dei bambini del Bakur (Kurdistan turco). RICHIESTE FATTE DA HSK ALLE AMMINISTRAZIONI LOCALI: – Diffusione e Supporto della Risoluzione 2393: La Risoluzione 2393 (2017), pronunciata dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite rinnova l’autorizzazione delle operazioni umanitarie transfrontaliere in Siria. Ne hanno un bisogno disperato tre milioni di persone che ancora non possono essere raggiunte da altri mezzi. E’ necessario che il confine resti aperto, affinché le popolazioni che continuano a vivere in stato d’emergenza possano continuare a ricevere l’assistenza necessaria. – Reintegrazione delle famiglie dei foreign fighters dell’ISIS, attualmente risiedenti in Siria: Le mogli e i bambini dei foreign fighters dell’ISIS catturati in Siria si trovano ormai da tempo nei diversi campi allestiti all’interno della regione. I paesi europei continuano a fare finta che queste persone, molte delle quali non hanno scelto consciamente di arruolarsi, non esistano. E’ urgente e necessario che siano presi dei provvedimenti affinché ciascuna e ciascuno di loro possano essere reintegrati nel proprio paese d’origine.
IL PROGETTO
INFORMAZIONI DI BASE Luogo in cui si svolgerà il progetto: Kobane, Regione dell’Eufrate (Siria del Nord) Collaboratori: Mezzaluna Rossa Kurdistan Italia Onlus, Heyva Sor a Kurd (partner locale), Municipio di Kobane (Saredariya Kobane) Periodo d’esecuzione: 7 mesi Diritti fondamentali affrontati all’interno del progetto: Diritto di accesso all’acqua potabile. Diritto elementare riconosciuto da: UNCESCR Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo (1966), CEDAW (1979), Convenzione sui diritti dell’Infanzia (1989), Conferenza ONU sull’acqua (1977), Conferenza Internazionale sulla Popolazione e lo Sviluppo (Cairo, 1994), 6 Obiettivo dell’ODS (2015): acqua potabile e igiene Soggetti locali (gruppo locale): 45.0000 residenti della città di Kobane SINTESI DEL PROGETTO [ESTRATTO DAL PUNTO 3 DEL PROGETTO DI COOPERAZIONE] Dopo sette anni dall’inizio del conflitto in Siria, non esiste ancora alcuna soluzione politica. In un contesto di crescente insicurezza, continuano ad avvenire violazioni dei Diritti Umani e delle Leggi Umanitarie Internazionali. Più di 260.000 persone sono morte e circa un milione sono state ferite. Più della metà della popolazione siriana è stata forzata a lasciare la propria casa. Tra il 2014 e l’inizio del 2015, la città di Kobane, a nord del paese, subì l’attacco delle milizie Daesh (ISIS), affiancate da altri gruppi jihadisti, diventando scenario di una dura battaglia durata più di 6 mesi, con un alto numero di vittime e sfollati, a cui vanno a sommarsi i grossi danni causati alle infrastrutture, risultanti nella distruzione di circa l’80% della città. La fonte principale di approvvigionamento d’acqua potabile della città, la stazione di pompaggio Al-Shyokh, sulle rive del fiume Eufrate, fu sabotata, bruciata e parzialmente demolita. Tre anni dopo, la ricostruzione della città è ancora fortemente condizionata da una guerra che ha prosciugato un’ampia parte delle risorse disponibili e che impedisce l’approvvigionamento di materiali e pezzi di ricambio necessari per il mantenimento dei servizi essenziali. La stazione di pompaggio è stata parzialmente riparata per mezzo degli umili strumenti disponibili e attualmente opera in modo intermittente, con due pompe danneggiate e una terza permanentemente fuori servizio. Gli ingegneri municipali ritengono che nel futuro prossimo le pompe smetteranno di funzionare del tutto, al di là di qualsiasi possibilità di riparazione, avendo da tempo sorpassato il proprio ciclo di vita (18 anni più vecchie rispetto al ciclo di vita standard di 15 anni). In questo contesto, la Mezzaluna Rossa Kurda (Italia), Heyva Sor a Kurd (Siria) e il municipio di Kobane, porteranno avanti un intervento atto a ridurre significativamente le problematiche e a migliorare la fornitura di acqua potabile a Kobane, contribuendo così a garantire il diritto di accesso ad acqua potabile sicura. Saranno installate due nuove pompe, verrà riparato il sistema elettrico e aggiunti nuovi sistemi di controllo, in più sarà attuata una minima ristrutturazione dell’infrastruttura. Sarà rivisto anche il sistema di monitoraggio dell’operazione e del mantenimento della stazione. Le competenze dei tecnici municipali e degli operatori responsabili del ciclo idrologico della città saranno rinforzate. I soggetti giuridici del progetto saranno la totalità dei residenti di Kobane, circa 45.000 persone. Il progetto mira a garantire il diritto fondamentale di accesso all’acqua potabile, e avrà un impatto positivo specialmente sui gruppi più vulnerabili, tra cui donne, bambini e disabili. Il progetto avrà inoltre un impatto ambientale positivo, prevenendo lo sfruttamento eccessivo dei pozzi locali e la conseguente disidratazione del sottosuolo. COLLABORAZIONI PRECEDENTI [ESTRATTO DAL PUNTO 4.2 DEL PROGETTO DI COOPERAZIONE] Dalla metà del 2017, Heyva Sor a Kurd e i tecnici dell’AMB International Cooperation Service si sono mantenuti in contatto telematico diretto per identificare i bisogni primari della popolazione della regione nella Siria del Nord e per formulare proposte che andassero incontro alle loro esigenze. Come risultato di questa relazione, AMB e Heyva Sor a Kurd, insieme alla NGO Un Ponte per…, hanno formulato un progetto volto a portare latte e vestiti caldi ai bambini e agli sfollati dei campi profughi della regione dell’Eufrate, allestiti tra il Novembre 2017 e il Marzo 2018. RUOLO DEI DIFFERENTI ATTORI DEL PROGETTO [ESTRATTO DAL PUNTO 8.4 DEL PROGETTO DI COOPERAZIONE]- Municipio di Kobane (Şaredariya Kobanê – ŞK): L’ente che conosce meglio le necessità della popolazione. La sua squadra di ingegneri lavorerà in coordinazione attiva con l’HSK.
- Mezzaluna Rossa Curda (Heyva Sor a Kurd – HSK): Il principale operatore coinvolto nel progetto. Si coordinerà con il Municipio in accordo con i bisogni, monitorando il processo e informando regolarmente AMB riguardo lo svolgimento del progetto.
- Mezzaluna Rossa Kurditan Italia Onlus (MLRKI): Associazione sorella di HSK, il suo ruolo è indispensabile in questo intervento. Dall’Italia assicurerà che i fondi disposti da AMB raggiungano la loro destinazione, presso l’HSK in Siria.
Di seguito potrete trovare la versione integrale del progetto di cooperazione: Progetto AMB (inglese): Improvement in the supply of drinking water in Kobane Progetto AMB (trad. in italiano a cura di MLRKI Onlus): Potenziamento della fornitura di acqua potabile a Kobane
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